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    Sei qui:Home»In Evidenza»Parkinson: l’AI per il monitoraggio a distanza dei sintomi

    Parkinson: l’AI per il monitoraggio a distanza dei sintomi

    By Redazione BitMAT10 Novembre 20237 Mins Read
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    DXC Technology ha creato una soluzione che consente il monitoraggio a distanza dei sintomi del morbo di Parkinson

    parkinson-world parkinson's day
    Foto di Annick Vanblaere da Pixabay

    In collaborazione con un team di medici guidati dal neurologo Dr. Yun Hwang, DXC Technology e SAP stanno contribuendo alla realizzazione di una soluzione digitalizzata per i pazienti affetti da PD (Parkinson Disease), per chi li assiste e per i medici, che prevede un’applicazione mobile per la raccolta da remoto delle spirali disegnate a mano e di altri parametri.

    La malattia di Parkinson

    Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa progressiva caratterizzata da difficoltà motorie tra cui movimenti lenti, rigidità e tremori. I sintomi di solito emergono lentamente e, con il peggioramento della malattia, possono sorgere anche problemi di cognizione, comportamento, sonno e sistemi sensoriali. Si tratta della seconda malattia neurodegenerativa più comune dopo la malattia di Alzheimer, con oltre 10 milioni di persone in tutto il mondo che ne sono affetti.

    Sebbene non esista una cura, il trattamento mira a ridurre gli effetti dei sintomi e il corretto dosaggio dei farmaci può migliorare significativamente la vita quotidiana del paziente.

    Monitorare con precisione gli stati “on” e “off” di un paziente

    Secondo il Dottor Yun Hwang, neurologo e PhD presso il Brain and Mind Centre della University of Sydney, uno dei compiti principali dei medici è monitorare le fluttuazioni dei sintomi dei pazienti affetti dal morbo di Parkinson per determinare la loro condizione e ottimizzare il loro trattamento terapeutico.

    “I sintomi della malattia di Parkinson spaziano da movimenti rallentati ai tremori fino alle difficoltà nel camminare e nel parlare”, afferma il Dottor Hwang. “La più grande sfida è quella di ottenere un adeguato controllo dei sintomi nel corso della giornata”.

    “Tuttavia, la raccolta dei dati per monitorare con precisione gli stati “on” e “off” di un paziente è spesso limitata agli appuntamenti con il medico o all’auto-rilevamento dei propri sintomi da parte dei pazienti”, spiega il Dott. Hwang. “Ciò impedisce ai neurologi di ottenere una comprensione ottimale di questi stati a beneficio dei pazienti e ottimizzare la gestione dei farmaci”.

    Gli stati “on” si riferiscono a quando i farmaci di un paziente funzionano in modo efficace e gli permettono di avere una mobilità ed energia ottimali. Al contrario, gli stati “off” si riferiscono a periodi in cui l’efficacia dei farmaci svanisce e i sintomi peggiorano, diventando potenzialmente debilitanti. Senza dati accurati, è molto difficile elaborare piani di trattamento efficaci per portare i pazienti nello stato “on” con maggiore frequenza.

    “Questa difficoltà è maggiore per i pazienti che vivono a distanza o hanno problemi di mobilità e che potrebbero non essere in grado di partecipare regolarmente agli appuntamenti in presenza”, spiega il Dott. Hwang. “Anche chiedere ai pazienti di monitorare manualmente i propri sintomi tra una visita e l’altra è impegnativo, poiché la frequenza dell’auto-segnalazione dipende spesso dalla gravità dei sintomi riscontrati”.

    Un metodo consolidato che può essere utilizzato dai medici per dimostrare oggettivamente il controllo dei sintomi di un paziente consiste nel chiedere loro di scrivere o disegnare una forma a spirale usando carta e penna.

    Un’app per registrare i sintomi durante la giornata e migliorare i piani di trattamento di ogni paziente

    Nel 2020, il Central Coast Local Health District (CCLHD) ha approvato un progetto di ricerca della University of Sydney intitolato “Progetto di analisi della spirale della malattia di Parkinson”, per fornire una soluzione ai pazienti affetti dal morbo di Parkinson, agli operatori sanitari e ai medici.

    Neurologi e medici del CCLHD hanno lavorato insieme a SAP, DXC Technology e ai pazienti partecipanti presso la sede dell’ospedale di Gosford per perfezionare e testare la soluzione. L’obiettivo era quello di fornire dati più facilmente accessibili e accurati relativi agli stati “on” e “off” dei pazienti, migliorando l’esperienza e i risultati per pazienti e medici.

    L’applicazione mobile è progettata per consentire ai pazienti con malattia di Parkinson di registrare i propri sintomi e i disegni a spirale, che vengono caricati e inviati al proprio neurologo. I pazienti inseriscono anche informazioni aggiuntive, tra cui la pressione sanguigna e l’assunzione di farmaci. Questi dati vengono trasmessi al motore di intelligenza artificiale per determinare lo stato “on” o “off” di un paziente.

    Questo stato, insieme ai dati raccolti dall’app per il paziente, viene integrato nella visualizzazione desktop della soluzione per consentire ai medici di ideare piani di gestione e trattamento dei pazienti più ottimali.

    L’AI verrà sfruttata per consentire l’apprendimento automatico continuo e ottenere migliori insight a supporto della comprensione da parte dei medici dei fattori causali e delle opzioni di trattamento per i singoli pazienti.

    La soluzione è costruita sulla SAP Business Technology Platform (BTP) per essere distribuita su desktop per uso medico e su mobile per l’uso dei pazienti.

    SAP si è concentrata sulla creazione del modello e dell’algoritmo AI per l’analisi dei dati, che ha reso OpenSource, e sfrutta servizi aggiuntivi per integrarsi con SAP BTP, mentre DXC Technology si è concentrata sullo sviluppo della soluzione e dell’interfaccia utente per la raccolta dati e la consegna dei progetti.

    Il Dottor Hwang afferma: “Il progetto mi entusiasma perché consentirà ai medici di gestire i pazienti in modo più efficace e di implementare la più recente tecnologia di intelligenza artificiale per uso clinico”.

    Le funzionalità future previste della soluzione includono la possibilità di impostare promemoria, l’uso di calendari digitali per monitorare azioni specifiche, la condivisione di programmi terapeutici aggiornati e il monitoraggio continuo delle fluttuazioni dei sintomi della malattia di Parkinson, il tutto finalizzato a migliorare la qualità della vita e il trattamento dei pazienti.

    I risultati del progetto e i benefici per pazienti e medici

    Il progetto segna un passo avanti nell’innovazione per le tecnologie mediche digitali. Simon Grace, Business Architect per SAP Australia e Nuova Zelanda, afferma che il potenziale della soluzione potrebbe essere utilizzato per molteplici applicazioni. “Grazie alla sua scalabilità, potrebbe diventare la base di un’architettura digitale dedicata per le valutazioni di telemedicina. Questo tipo di applicazione mobile e la doppia interfaccia medico/paziente potrebbero essere utilizzati anche per monitorare e gestire altre malattie come il morbo di Alzheimer”.

    L’implementazione del machine learning continuo all’interno della soluzione è progettato per supportare il lavoro dei neurologi e fornisce insight sui dati esponenzialmente più raffinati in modo da generare le diagnosi e i piani di trattamento.

    L’esperienza e i risultati dei pazienti e dei medici trarranno vantaggio dall’utilizzo della soluzione. Infatti, consente di semplificare i processi di auto-segnalazione e di gestione dei sintomi dei pazienti sfruttando la tecnologia digitale.

    Per i pazienti che vivono in aree remote o hanno problemi di mobilità, migliorerà la comunicazione con il proprio neurologo e potrebbe ridurre la necessità di un appuntamento di persona. Per i medici, questa soluzione offre un maggior numero di dati relativi agli stati “on” e “off” di un paziente per migliorare la gestione dei farmaci e contribuire alla creazione di piani di trattamento più efficaci.

    I neurologi possono accedere più frequentemente ai dati critici dei pazienti attraverso l’interfaccia utente del medico. Inoltre, possono avvalersi dell’elevata precisione dell’algoritmo AI nel valutare le spirali, consentendo loro di concentrarsi sulle esigenze del singolo paziente durante gli appuntamenti.

    Warren Vonghack, Development and Integration Practice Manager di DXC Practice per SAP, afferma che la soluzione sta migliorando le vite, un po’ alla volta. “La nostra applicazione per pazienti e medici affetti dal morbo di Parkinson colmerà il divario tra tecnologia e speranza. Porterà sostegno e informazioni e aiuterà a sviluppare una comunità di assistenza e comprensione”.

    Il Dottor Hwang conclude: “Questa app consente ai pazienti di trasmettere un’istantanea delle fluttuazioni quotidiane dei sintomi nel corso di molte settimane ai medici curanti, che ricevono una panoramica sui sintomi di ciascun paziente, ad esempio, nell’arco di un mese, per aiutarli nel processo decisionale relativo al trattamento”. “Sono molto entusiasta di lavorare con SAP e DXC su uno dei primi progetti che prevedono l’impiego dell’intelligenza artificiale per assistere nel processo decisionale clinico e migliorare la vita dei pazienti affetti da questa malattia debilitante”.

    DXC Technology Parkinson SAP
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