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    “Una casa per amico”: nasce il progetto per innovare l’assistenza alle persone fragili tramite le tecnologie domestiche

    By Redazione BitMAT10 Novembre 20236 Mins Read
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    Il progetto “Una casa per amico” ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza e l’autonomia nella vita quotidiana di anziani soli e persone con disabilità, supportando i beneficiari e i caregiver

    una casa per amico
    Foto di StartupStockPhotos da Pixabay

    E’ stato presentato a Ca’ Sugana a Treviso il progetto “Una casa per amico” promosso dall’Assessorato alla Città Inclusiva e Solidale del Comune di Treviso in collaborazione con Informatici Senza Frontiere e il sostegno di UniCredit, che usa le tecnologie domestiche largamente diffuse in modo “personalizzato” per la quotidianità di persone fragili, offrendo assistenza nella progettazione, configurazione ed installazione e supporto tecnico per garantire la continuità del servizio nel tempo.

    Il progetto “Una casa per amico”, che  ha ufficialmente preso il via, proseguirà in via sperimentale per due anni, fino al novembre 2025 con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e l’autonomia nella vita quotidiana di anziani soli e persone con disabilità, supportando in questo modo non solo i beneficiari, ma anche i caregiver, con i quali verrà condivisa la personalizzazione, siano essi famigliari o operatori.

    “Una casa per amico”

    Treviso fornisce supporto all’autonomia delle persone grazie all’aiuto concreto e continuo della tecnologia che monitora l’ambiente domestico e fornisce, da remoto, informazioni dettagliate e puntuali sugli assistiti.

    Beneficiari del progetto “Una casa per amico” saranno gli anziani e le persone con disabilità che vivono da soli, del territorio comunale di Treviso, ma anche ospiti di case alloggio raggiunti tramite enti ed associazioni territoriali. Si parte da un’analisi dei bisogni per poi implementare ed installare le soluzioni tecniche più idonee, a volte anche affiancando o estendendo la domotica classica.

    La bassa dotazione tecnologica prevede ad esempio bracciali anticaduta che rilevano cadute e frequenza cardiaca e possono inviare allarmi, videocitofono smart o videocamere per video-assistenza di anziani soli con famigliari a supporto. La dotazione media aggiunge automatismi elementari o strumenti di comunicazione facilitata, come luci automatiche o comandabili con telecomando e smartphone anche da remoto, sensori domestici in grado di rilevare situazioni di criticità e intraprendere azioni di segnalazione, assistenti vocali virtuali o pulsante di emergenza. La dotazione complessa per le case alloggio, infine, richiede sensoristica e strumenti personalizzabili per il monitoraggio ambientale (ad esempio controllo accessi, sensori ambientali di movimento, segnalazione eventi potenzialmente pericolosi).

    La tecnologia, in particolare, utilizza una rete di strumenti facilmente reperibili sul mercato e caratterizzati dalla facilità di gestione ed installazione, minimo impatto per i beneficiari che a volte non ne percepiscono la presenza, basso costo, sicurezza di strumenti e dati.

    Alla sperimentazione del progetto “Una casa per amico” contribuiscono il comune di Treviso con 5mila euro e l’istituto bancario UniCredit con 10mila euro che garantiranno la dotazione e la personalizzazione del progetto. Alle persone aderenti sarà richiesto un contributo per la gestione e l’assistenza che potrà variare in base alla dotazione definita dal progetto indicativamente da un minimo di 50 ad un massimo di 150 euro all’anno.

    «Dobbiamo guardare all’inclusione con sensibilità ma anche lungimiranza», afferma il sindaco di Treviso Mario Conte. «Tutto ciò che può facilitare la quotidianità e migliorare il benessere degli anziani deve essere al centro della nostra programmazione ed è per questo che il progetto “Una casa per amico”, vuole essere un valido supporto per chi vive solo e per i familiari, che si vedranno facilitati nell’assistenza. Questo progetto è inoltre collegato alle esperienze di cohousing e ad altri aspetti importanti come la sicurezza e la prevenzione, diventando così non solo un progetto che guarda al futuro ma un vero e proprio presidio»

    Così l’assessore alla Città Inclusiva, Gloria Tessarolo:  «Il valore di “Una Casa per Amico” è la grande flessibilità, l’elevata replicabilità e la sostenibilità economica. Grazie ai fondi che impiegherà il Comune di Treviso con il supporto di Unicredit e alla competenza dei volontari di Informatici Senza Frontiere, consentiremo ai trevigiani anziani che vivono soli di potersi dotare di questa tecnologia di semplice utilizzo e adattabile alle loro esigenze, per prevenire incidenti domestici, truffe ai loro danni ma anche per supportare la loro autonomia agevolandoli nella quotidianità. In questo modo forniremo anche ai famigliari un valido supporto che consentirà loro di conciliare il ruolo di cura, con il lavoro e i tempi della famiglia. “Una casa per amico” è un progetto di grande valore sociale che sostiene fattivamente i caregiver. Il Comune sperimenterà inoltre questo progetto anche in alcuni alloggi di housing sociale dell’ente con l’obiettivo di monitorare le funzionalità e supportare il lavoro degli operatori e del servizio sociale».  

    UNA CASA PER AMICO

    ll progetto “Una casa per amico” verrà presentato alla cittadinanza in alcuni incontri pubblici già calendarizzati e in altri in corso di definizione:

    sabato 11 novembre ore 15.30 al Centro ricreativo anziani Via Castello d’Amore;

    lunedì 13 novembre ore 11.00 al Centro Ricreativo di Villa Letizia – quartiere di Sant’Angelo;

    giovedì 23 novembre ore 10.00 al Gruppo Anziani GAT – quartiere di San Liberale.

    Dichiara Fabrizio De Mauro, Responsabile Area Retail Treviso di UniCredit: «La nostra donazione attinge ai fondi raccolti dalla banca per iniziative e progetti di solidarietà sul Territorio tramite la carta di credito “UniCreditCard Classic E”, che accantona il 2 per mille di ogni spesa effettuata dai clienti, senza aggravi per questi ultimi. Tramite questi fondi siamo riusciti a sostenere circa 200 progetti di Onlus e Associazioni benefiche sparse in tutto il Territorio Nord Est, erogando contributi per oltre 4,3 milioni di euro. Il nostro supporto al progetto “Una casa per amico” vuole essere una prova concreta, l’ennesima, del nostro senso di responsabilità nei confronti delle comunità in cui operiamo». 

    «La tecnologia utilizzata va oltre la domotica tradizionale dove prevale l’automazione di azioni», spiega Marco Pasquato di Informatici Senza Frontiere, «e mette a disposizione strumenti che possono aggiungere funzionalità più orientate al monitoraggio dell’ambiente domestico a supporto degli assistiti e dei famigliari perché fruibili da remoto, dall’esterno dell’abitazione, fornendo maggiore sicurezza domestica e informazioni di monitoraggio 7 giorni su 7, 24 ore su 24».

    Informatici Senza Frontiere, in particolare, all’interno del progetto “Una casa per amico” si occuperà dell’analisi delle abitazioni, suggerirà le dotazioni più congeniali alle diverse situazioni e garantirà nel tempo la continuità dell’attività attraverso un servizio di manutenzione. Informatici Senza Frontiere, in particolare, si occuperà dell’analisi delle abitazioni, suggerirà le dotazioni più congeniali alle diverse situazioni e garantirà nel tempo la continuità dell’attività attraverso un servizio di manutenzione.

    Informatici Senza Frontiere “Una casa per amico”
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