Mancano pochi giorni per l’inizio della trentottesima edizione del Congresso ISBT (International Society of Blood Transfusion) che si terrà a Barcellona dal 23 al 27 giugno. Tra i grandi protagonisti ci sarà SATO Europe per presentare la tecnologia RFID PJM ad un pubblico esperto e selezionato: medici trasfusionisti, ingegneri clinici e ricercatori. Si tratta di una tecnologia RFID HF che, grazie a un campo di lettura tridimensionale, garantisce assoluta precisione e certezza del dato nel tracciamento di sangue ed emoderivati; di fatto è l’unica tecnologia RFID raccomandata dalla stessa ISBT.
Considerando l’elevato rischio di trasmissione di malattie infettive, possibili incompatibilità fra donatore e ricevente, e altre possibili reazioni avverse, la medicina trasfusionale è un settore con rigorosi requisiti di tracciabilità in ogni fase del processo, che inizia dall’identificazione dei donatori e prosegue attraverso l’approvvigionamento, il controllo, la distribuzione e la trasfusione del sangue nei pazienti. In alcuni casi è necessario conservare i registri di tracciabilità per periodi che possono superare i 30 anni, registri che diventano difficili da gestire senza un sistema sicuro che permetta di ovviare all’inevitabile errore umano e che possa fornire in ogni momento dati completi ed accurati.
Più efficienza nei processi di tracciamento con la tecnologia PJM
La ISBT (International Society of Blood Transfusion) ha definito, per garantire la sicurezza dei pazienti, le linee guida che devono essere rispettate da tutti coloro che testano, modificano, distribuiscono, spediscono e utilizzano prodotti medici di origine umana. Di seguito, a titolo di esempio, alcuni dati ritenuti indispensabili da raccogliere e mantenere aggiornati grazie ai processi di tracciamento: numero identificativo della donazione, codice prodotto, provenienza, centro di distribuzione e data di registrazione.
L’integrazione della tecnologia PJM in questi processi permette di migliorarne l’efficienza, grazie alla lettura massiva e simultanea, ma soprattutto ne garantisce precisione e sicurezza, mettendo a riparo da possibili rischi per i pazienti e dalle conseguenti controversie. Il campo di lettura PJM è tridimensionale motivo per cui le etichette sono lette senza errori a prescindere da orientamento e posizione reciproca delle une rispetto alle altre. Inoltre, i tag sono dotati di un sistema anticollisione radio che permette ai lettori di leggere fino a 32.000 cartellini simultaneamente. In questo modo non è necessario predisporre accuratamente le sacche di sangue etichettate prima di posizionarle nel lettore o nella frigo-emoteca, è infatti garantita una precisione del 100% anche in caso di tag letteralmente sovrapposti l’uno all’altro. Una precisione non fine a sé stessa, infatti il sistema PJM è in grado di suggerire quale prodotto prelevare in base alla data di scadenza o addirittura può mandare ordini automatici in caso di scorte in esaurimento.
SATO, oltre ad aver ingegnerizzato la tecnologia PJM, è l’unico fornitore che produce tutti i componenti necessari al suo utilizzo: oltre ai tag e alle stampanti, anche i tunnel di lettura, importanti nella fase iniziale del processo di tracciamento, nei punti di donazione del sangue, e le frigo-emoteche, utilizzate all’interno degli ospedali per la conservazione delle sacche di sangue.
Dichiarazioni
“La partecipazione al congresso ISBT è un’importante occasione per mostrare agli esperti del settore il valore aggiunto della tecnologia PJM, fra cui l’aderenza alle linee guida sulla tracciabilità dei prodotti medici di origine umana e l’assoluta precisione dei dati”, afferma Simone Bizzarri, Project Manager per SATO Italia. “Nello stand presentiamo la frigo-emoteca, dotata di antenne per la lettura dei tag PJM che permette di avere sempre sotto controllo le sacche contenute e i relativi dati, ad esempio gruppo sanguigno, provenienza, data di scadenza”.