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    Sei qui:Home»Tendenze»Dati sanitari e trasparenza della Pa: il Garante sanziona una Asl

    Dati sanitari e trasparenza della Pa: il Garante sanziona una Asl

    By Redazione BitMAT5 Luglio 20222 Mins Read
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    Il Garante Privacy ha sanzionato per 46mila euro l’Azienda sanitaria locale Roma 1, che aveva pubblicato in chiaro sul proprio sito web tutti i nominativi e i dati relativi alla salute dei soggetti che avevano fatto richiesta di accesso civico nel 2017 e 2018

    Garante privacy sanzione
    Foto di Inactive_account_ID_249 da Pixabay

    I dati relativi alla salute godono di una tutela rafforzata e, fatte salve le eccezioni previste dalla norma, ne è vietata la diffusione. La trasparenza amministrativa non può violare la privacy delle persone. Per questi motivi, il Garante Privacy ha sanzionato per 46mila euro l’Azienda sanitaria locale Roma 1, che aveva pubblicato in chiaro sul proprio sito web tutti i nominativi e i dati relativi alla salute dei soggetti che avevano fatto richiesta di accesso civico nel 2017 e 2018.

    Nella maggior parte dei casi, gli atti riguardavano la documentazione sanitaria degli interessati, fra cui cartelle cliniche, accertamenti di invalidità, test, relazioni tecniche, ecc.

    La prima grave violazione rilevata dal Garante Privacy, che si è attivata d’ufficio, è stata quindi la diffusione dei dati sulla salute dei soggetti interessati, informazioni relative sia allo stato fisico che mentale, compresa la prestazione di servizi di assistenza sanitaria.

    Nel pubblicare i Registri di accesso, la Asl ha inoltre violato il principio di “minimizzazione” dei dati, che non sono risultati limitati a quanto necessario rispetto alle finalità di trasparenza amministrativa, per le quali sono trattati, e le disposizioni della disciplina in materia di trasparenza e delle Linee guida Anac sull’accesso civico, che stabiliscono di oscurare i dati personali eventualmente presenti.

    Nel determinare la sanzione, il Garante Privacy ha comunque tenuto conto di alcuni elementi attenuanti, come, in particolare, il carattere del tutto accidentale della condotta, l’assenza di segnalazioni o lamentele dei soggetti interessati, il tempestivo intervento della Asl per porre rimedio alla violazione, la collaborazione con l’Autorità e le misure tecniche e organizzative messe poi in atto a garanzia dei dati personali.

    FONTE: Garante Privacy

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