“Le scienze della vita, la medicina e la salute stanno vivendo una trasformazione profonda, legata all’arrivo di nuovi paradigmi e tecnologie. Per costruire una salute antifragile, cioè capace di rafforzarsi una volta messa alla prova, dobbiamo puntare su quattro dimensioni chiave: sensorizzazione, automazione, anticipazione e simulazione”.
A dirlo è stato Cosimo Accoto, filosofo tech e ricercatore affiliato del Mit di Boston, durante il Forum Leopolda Salute organizzato da Koncept il 21 e 22 ottobre alla Stazione Leopolda di Firenze, dedicato al tema “Il coraggio di correre: dal cambiamento frammentato alla trasformazione sistemica”.
“Dotarci di nuovi sensori”, ha spiegato Cosimo Accoto, “ci permetterà di ascoltare meglio i nostri corpi e gli ambienti; automatizzare una parte dei processi renderà il sistema più efficiente, liberando tempo per il lavoro sanitario vero e proprio. L’anticipazione consentirà di costruire un sistema capace di prevedere, non solo curare, le malattie; mentre la simulazione, attraverso la creazione di gemelli digitali dei pazienti, aprirà un modo nuovo di studiare la vita e di prendersene cura”.
“Negli Stati Uniti”, ha concluso il ricercatore del Mit di Boston, “il processo di digitalizzazione della medicina è già in corso da anni: dalla radiologia digitale stiamo passando alla digitalizzazione dei vetrini patologici. È un percorso che accelera verso una medicina contemporanea e predittiva, in cui l’intelligenza artificiale pervaderà non solo i laboratori, ma anche le stanze degli ospedali”.
