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    Sei qui:Home»Tecnologia»VR Health Champions: rivoluzionare la sanità con le tecnologie XR

    VR Health Champions: rivoluzionare la sanità con le tecnologie XR

    By Redazione BitMAT18 Novembre 20246 Mins Read
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    Il progetto europeo VR Health Champions mira ad abbassare le barriere di mercato, cliniche e normative per le applicazioni VR/AR in ambito sanitario. Parte del progetto le italiane Fondazione Bruno Kessler e MEEVA

    VR-Health-Champions

    Realtà Virtuale e Realtà Aumentata (VR e AR) non sono più concetti sconosciuti. Le tecnologie VR e AR sono ormai adottate e apprezzate in moltissimi settori, anche in quello sanitario.
    Seguendo questa tendenza e per accelerare l’adozione delle tecnologie VR/AR nel settore sanitario in tutta Europa, è stato lanciato il progetto VR Health Champions. Co-finanziato dall‘Interregional Innovation Investments (I3) nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, questo progetto triennale mira ad abbattere le barriere di mercato, cliniche e normative nelle regioni meno sviluppate e ad accelerare l’avanzamento delle applicazioni VR/AR. Diciotto partner provenienti da otto Stati membri dell’UE, integrati in nove ecosistemi regionali, uniranno le forze per fornire un sostegno mirato a cinque PMI di valore, guidando l’innovazione nella diagnostica, nelle terapie e negli interventi chirurgici, ed espandendo al contempo l’ecosistema XR sanitario europeo. L’Italia porta una forte presenza al progetto con la leadership innovativa della Fondazione Bruno Kessler di Trento e della start-up pionieristica MEEVA.

    Liberare il potenziale del mercato XR in Europa con il progetto VR Health Champions

    Si prevede che il mercato europeo della tecnologia VR/AR raggiungerà un valore compreso tra 35 e 65 miliardi di euro entro il 2025, contribuendo fino a 40 miliardi di euro di valore aggiunto lordo. L’ecosistema VR/AR europeo, guidato da start-up e PMI, sta crescendo in modo dinamico, in particolare in Francia, Germania, Paesi nordici, Benelux, Spagna e Italia. L’assistenza sanitaria, il quarto settore più grande nel mercato VR/AR (pari all’11%), ha un enorme potenziale nell’analisi medica, nella diagnostica, negli interventi chirurgici e nelle terapie.

    Sebbene le tecnologie XR nel settore sanitario siano ancora in fase iniziale in tutta Europa, soprattutto nelle regioni meno avanzate, le opportunità sono ampie. VR Health Champions mira a capitalizzare questo aspetto abbassando le barriere di mercato, cliniche e normative per le applicazioni VR/AR in ambito sanitario, concentrandosi su cinque PMI di valore e creando al contempo percorsi per future innovazioni nel settore. Il costo totale del progetto è stimato a 7,88 milioni di euro, di cui 5,82 milioni di euro co-finanziati dall’Interregional Innovation Investments (I3) nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale.

    PMI all’avanguardia protagoniste del progetto VR Health Champions

    Cinque PMI all’avanguardia sono alla guida del progetto VR Health Champions, tra cui l’italiana MEEVA, che ha l’ambizione di innovare le terapie per ragazzi neurodivergenti.

    • Lightspace è un’azienda lettone che sviluppa display multifocali all’avanguardia, un hardware di visualizzazione 3D unico e incentrato sull’uomo e un software di supporto, per creare soluzioni AR personalizzate nel settore sanitario.
    • L’italiana MEEVA propone una soluzione di supporto ai percorsi terapeutici per ragazzi con disturbi del neurosviluppo utilizzando la sua piattaforma Zentastic VR. Essa combina giochi multiplayer immersivi e analisi biometriche basate su Machine Learning per aiutare i terapeuti a potenziare le abilità sociali e le funzioni esecutive dei ragazzi coinvolti.
    • MedApp, è un’azienda medtech polacca che ha sviluppato CarnaLife Holo, un software approvato dalla FDA e certificato CE MDR come dispositivo medico che utilizza occhiali XR per la pianificazione preoperatoria e il supporto chirurgico. Nell’ambito di VR Health Champions, MedApp presenterà la sua soluzione a CarnaLife Holo MedNav, consentendo il monitoraggio in tempo reale degli strumenti chirurgici all’interno di XR. MedApp collaborerà con Lightspace per sviluppare una soluzione unica e confortevole per la navigazione chirurgica e la visualizzazione di caratteristiche anatomiche nascoste.
    • Metaskills, una start-up polacca, è un sistema focalizzato che utilizza VR e GenAI per lo sviluppo di competenze manageriali trasversali. Nell’ambito del progetto VR Champions, fornisce formazione agli operatori sanitari, comprese capacità gestionali per i leader e capacità nell’elaborazione dei feedback per una migliore comunicazione con i pazienti. La piattaforma offre interazioni in tempo reale con Avatar 3D, simulando conversazioni autentiche e fornendo un feedback immediato, proprio come una sessione con un coach professionista.
    • Virtuleap, dal Portogallo, sviluppa soluzioni di realtà virtuale per la valutazione, la formazione e il monitoraggio cognitivo. Il loro nuovo prodotto, Cogniclear VR, offre una valutazione cognitiva in VR, basata su test neuropsicologici convalidati, e il progetto VR Health Champions ne accelererà la sperimentazione e la validazione.

    Uno sforzo paneuropeo per accelerare l’adozione dell’XR

    Sostenuto da una rete diversificata di strutture sanitarie, centri di ricerca, università e leader dell’industria provenienti da Italia, Lettonia, Ungheria, Polonia, Portogallo, Belgio, Spagna e Germania, il progetto VR Health Champions mira a sbloccare il pieno potenziale della tecnologia XR in ambito sanitario. I principali contributori includono Klaster Life Science Krakow, Fondazione Bruno Kessler, Medical University of Lodz, Lodz University of Technology, University of Latvia e ospedali come il Centro Hospitalar e Universitario de Coimbra.

    Il progetto è sostenuto anche da leader del settore come Medtronic Portugal e Medtronic Ibérica SA, Syreon Research Institute e RTE Lab, oltre che dall’iniziativa europea XR4Europe. Il progetto è coordinato dall’Instituto Pedro Nunes e coordinato da EIT Health InnoStars.

    Dichiarazioni

    “Coinvolgendo altre PMI attraverso finanziamenti a cascata, promuovendo la collaborazione intersettoriale e allineando le innovazioni alle esigenze dei pazienti e dei fornitori, miriamo a consentire un più rapido ingresso nel mercato e un maggiore impatto sulla cura dei pazienti“, ha dichiarato Peter Nagy di EIT Health InnoStars, uno dei coordinatori del progetto e ha sottolineato il ruolo cruciale della partnership nel guidare questi sforzi, in particolare nel colmare il divario tecnologico tra regioni meno innovative e più avanzate d’Europa. “Mentre gli ecosistemi AI e XR si stanno espandendo, le aziende dell’Europa centrale, orientale e meridionale devono affrontare sfide come la scarsa consapevolezza degli operatori sanitari e la carenza di talenti qualificati. Attraverso questo progetto, e in collaborazione con i partner della rete EIT Health, puntiamo a uniformare il confronto offrendo supporto e competenze mirate”.

    “In MEEVA ci dedichiamo a trasformare il supporto terapeutico per gli adolescenti neurodivergenti attraverso la nostra soluzione Zentastic VR. Creando ambienti immersivi e coinvolgenti, miriamo a potenziare le loro abilità sociali, fornendo al contempo ai terapisti preziose analisi in tempo reale basate sui dati. Il progetto VR Health Champions rappresenta un’entusiasmante opportunità per noi di espandere il nostro impatto, collaborare con altri innovatori e affrontare gli ostacoli affinché si giunga ad una più ampia adozione delle tecnologie XR nel settore sanitario”, ha affermato Elio Salvadori, co-fondatore di MEEVA.

    “La Fondazione Bruno Kessler (FBK) è impegnata a rivoluzionare l’assistenza sanitaria attraverso la potenza dell’IA e delle tecnologie digitali. Nel progetto VR Health Champions, sfruttiamo la nostra esperienza nell’IA, nell’apprendimento automatico e nella progettazione dell’esperienza utente per sviluppare e perfezionare soluzioni VR/AR che si integrino perfettamente con i sistemi sanitari, assicurando che siano efficaci, interoperabili e adattate alle esigenze degli operatori sanitari e dei pazienti”, ha dichiarato Oscar Mayora, responsabile dell’Unità Digital Health Research della Fondazione Bruno Kessler.

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