In un’epoca in cui la solitudine e la fragilità rischiano di segnare profondamente la vita degli anziani, nasce in Toscana un progetto che unisce tecnologia, vicinanza e cura. Si tratta della sperimentazione di Senior Housing Diffuso promossa da Yourease, startup innovativa dedicata a rendere la tecnologia un alleato concreto nel mondo della longevità, e Consorzio Fabrica, realtà che da anni si occupa di progetti con finalità sociali nel settore immobiliare finanziata con i fondi PNRR attraverso due Società Della Salute con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio.
Il progetto coinvolge 100 appartamenti privati distribuiti sul vasto territorio della provincia di Firenze – dal Mugello alla zona Fiorentina Sud-Est, lungo un asse di oltre 70 chilometri – e propone un modello completamente nuovo di presa in carico domiciliare, fondato su un approccio personalizzato e profondamente umano. Non si tratta di creare semplici reti di assistenza: l’obiettivo è costruire una comunità diffusa, capace di far sentire ogni anziano parte di una rete di relazioni, anche rimanendo nella propria casa.
Cuore della sperimentazione è l’integrazione tra il Consorzio Fabrica e le soluzioni tecnologiche intelligenti di Yourease. Grazie ai dispositivi Amazon Echo multimodali, collegati alla Senior Living Management Platform sviluppata da Yourease, ogni utente pur rimanendo nella propria abitazione può contare su un sistema di monitoraggio sempre in ascolto dei suoi bisogni, pronto a fornire supporto, compagnia, informazioni e contatti con familiari o operatori.
La tecnologia, spesso vissuta come un ostacolo in età avanzata, qui si trasforma in un alleato quotidiano, semplice da usare, capace di rafforzare l’autonomia personale e di alimentare la rete relazionale. Gli anziani possono ricevere videochiamate, ascoltare podcast, accedere a contenuti culturali, giochi, notizie o ricette, ma anche inviare un segnale del proprio stato di benessere semplicemente con un comando vocale – il cosiddetto “self check-in”.
Ogni funzionalità è pensata per stimolare la mente, alimentare la curiosità e contrastare il senso di isolamento, ma sempre con un principio guida: il rispetto dell’unicità della persona. L’utente può scegliere quanto lasciarsi coinvolgere – da un ruolo più passivo a uno più proattivo – diventando così protagonista della propria esperienza digitale.
Yourease e Consorzio Fabrica non propongono una digitalizzazione impersonale, ma un’innovazione profondamente etica, che sostiene il lavoro quotidiano degli operatori sociali, alleggerisce il carico assistenziale e rende più sostenibile il sistema. La progettazione, infatti, nasce da un dialogo costante con il territorio, in cui i bisogni vengono ascoltati e tradotti in soluzioni concrete e co-sviluppate.
Le operatrici, collegate alla piattaforma, garantiscono una presenza attenta e qualificata, mentre gli assistenti sociali possono contare su un sistema di monitoraggio continuativo, che consente di intercettare tempestivamente criticità o segnali di fragilità. Il risultato è un modello circolare di assistenza, dove tecnologia e relazioni si rafforzano a vicenda, generando valore reale per le persone.
Tra le molte testimonianze emerse durante la sperimentazione, una in particolare racchiude il senso del progetto: un anziano residente in provincia di Firenze aveva interrotto ogni contatto con il figlio negli Stati Uniti, dopo che la piattaforma che utilizzavano per videochiamare era diventata a pagamento. Oggi, grazie all’integrazione tra Alexa e la piattaforma Yourease, è bastato un semplice comando vocale per riprendere il dialogo quotidiano, ritrovare la consuetudine di un saluto e riaccendere un legame familiare che sembrava perduto.
In altri casi, dispositivi di parenti o amici sono stati messi in contatto diretto, facilitando dialoghi spontanei e incontri digitali tra persone che condividono interessi, passioni o semplicemente il bisogno di compagnia. È nata persino una micro-comunità artistica, grazie al collegamento tra utenti accomunati dall’amore per l’arte.
La sperimentazione, avviata a febbraio 2025, è solo il primo passo di una visione più ampia. Yourease e Consorzio Fabrica stanno già lavorando all’identificazione di nuovi beneficiari sul territorio, ampliando gradualmente il numero di utenti e affinando servizi e strumenti sulla base dei feedback raccolti in campo. La crescita è organica, guidata dall’ascolto continuo e dalla volontà di mantenere un approccio sartoriale, dove ogni soluzione è pensata per aderire alla realtà della persona.
Anna Maria Gentile, Managing Director di Yourease, ha così commentato il progetto: “La nostra tecnologia nasce per essere invisibile ma presente, intelligente ma discreta. Con il Consorzio Fabrica abbiamo costruito una collaborazione solida, che ci permette di portare supporto reale anche nei contesti più decentrati. L’innovazione non sostituisce le relazioni, ma le facilita: rende semplice il contatto con i familiari, aiuta gli operatori nel lavoro quotidiano e permette agli anziani di restare a casa, sentendosi comunque parte di una rete.”
“Con Yourease non stiamo semplicemente sperimentando una tecnologia, ma stiamo costruendo, giorno dopo giorno, un modello di relazione nuova, dove tutti sono un po’ meno soli. Ogni settimana ci confrontiamo per adattare strumenti e approcci alle esigenze reali delle persone, in contesti diversi. È un lavoro che evolve costantemente, e proprio in questo risiede il suo valore: nella capacità di ascoltare, di adattarsi e di essere un supporto concreto non solo per gli anziani, ma anche per le operatrici e per le famiglie.” ha concluso Letizia Sgalambro, Coordinatrice del progetto Senior Housing Diffuso per conto di Consorzio Fabrica.
Questo nuovo progetto rappresenta un’evoluzione naturale della collaborazione tra Yourease e Consorzio Fabrica, già attiva nel Villaggio Novoli di Firenze, uno degli esperimenti residenziali più innovativi per gli over 65 in ambito urbano. In quell’occasione, l’integrazione di 22 dispositivi Amazon Echo nella Senior Living Management Platform aveva segnato un passo decisivo nella digitalizzazione del senior living, migliorando l’autonomia degli ospiti, ottimizzando il lavoro del personale e favorendo la qualità della vita all’interno del condominio. Il Senior Housing Diffuso amplia questa visione: non più un unico spazio fisico condiviso, ma una rete distribuita di appartamenti privati, connessi da una stessa filosofia e da un’infrastruttura tecnologica che fa della vicinanza la sua prima missione.