Un contesto, quello della diagnosi precoce, che si intreccia anche con iniziative di sensibilizzazione come il Melanoma Day – svoltosi lo scorso 6 maggio – promosso dall’Associazione Melanoma Day OdV. L’obiettivo è aumentare la consapevolezza su prevenzione, diagnosi e trattamento dei tumori cutanei, a partire proprio dal melanoma, una delle forme più aggressive ma anche curabili se individuata per tempo.
Secondo i recenti dati di Federfarma oltre il 70% delle 20mila farmacie italiane aderisce alla Farmacia dei Servizi. L’adesione delle farmacie ad iniziative di screening è passata dal 18% nel 2018 al 78,8% nel 2024. Il settore della telemedicina è in farmacia è uno degli ambiti di maggiore crescita: il telemonitoraggio della pressione arteriosa, ad esempio, era al 10% nel 2018 e nel 2024 supera il 70%. Tra le aree in forte espansione c’è quella della teledermatologia.
Il caso della farmacia di Castelcucco
“Era un venerdì quando una persona è entrata in farmacia per una lesione sul volto che non cicatrizzava. Attraverso l’apposito dispositivo MedEA, abbiamo inviato le immagini per una tele-refertazione da remoto del medico specialista in dermatologia. La diagnosi è arrivata nel giro di poco: carcinoma. Chiamando un medico del territorio abbiamo fissato la visita in presenza il lunedì immediatamente successivo. Questo è un esempio di ciò che può fare la telemedicina nella Farmacia dei Servizi” spiega Francesco Abatianni, titolare della farmacia di Castelcucco in Veneto.
“Nel nostro caso, abbiamo effettuato oltre 1.000 immagini diagnostiche e 120 test nel corso del 2024”, riprende Francesco Abatianni. “Oltre ad un’importante azione di prevenzione, la telerefertazione permette, grazie alle indicazioni dello specialista, di scegliere il trattamento migliore anche per condizioni frequenti come la rosacea”.
Teledermatologia: uno strumento utile per intercettare in tempo particolare condizioni cliniche
“La teledermatologia non sostituisce la visita in presenza”, sottolinea la dottoressa Laura Del Regno, dermatologa, parte del team medici all’interno della centrale di refertazione MedEA, “soprattutto per quanto riguarda la mappatura dei nei che è consigliabile eseguire periodicamente in ambulatorio per chi ne abbia numerosi. Ma è molto utile per intercettare condizioni cliniche che altrimenti potrebbero passare inosservate, specialmente nei casi acuti. Se un paziente nota qualcosa e ha bisogno di un parere specialistico rapido, la telerefertazione rappresenta una soluzione interessante: i costi sono inferiori rispetto a una visita specialistica tradizionale, il referto arriva al massimo in una giornata e questo può incentivare un maggior numero di pazienti ad accedere a questi servizi. È sicuramente preferibile rivolgersi a un dermatologo anche a distanza, piuttosto che iniziare trattamenti senza alcuna indicazione”.
“Un ulteriore progresso”, continua la dottoressa, “è stato introdotto nella raccolta anamnestica, grazie all’adozione di form strutturati in base al motivo del consulto. Questo permette di porre al paziente domande mirate, rendendo così la valutazione a distanza più precisa e personalizzata. E, grazie all’uso combinato di fotografia clinica e dermatoscopica, l’acquisizione delle immagini consente uno screening preliminare per distinguere tra lesioni sospette – potenzialmente a rischio – e lesioni benigne, che non necessitano di trattamenti specifici”.
Sempre più persone si sottopongono alla teledermatologia
“Nel solo anno 2024, oltre 12.500 pazienti sono stati sottoposti a screening dermatologico presso la nostra centrale di refertazione proprietaria “, conferma Vincenzo Telesca, CEO di MedEA, tra le aziende leader in Italia nei sistemi di telemedicina e telerefertazione in farmacia. “Sono state acquisite oltre 100.000 immagini diagnostiche, elaborate grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate per la teledermatologia e alla supervisione di dermatologi esperti”.
I dati dell’attività clinica indicano una varietà di patologie dermatologiche: nevi (nei) 25%, psoriasi 8%, acne 10%, dermatite 8%, cheratosi 18%, eczema 7%, mentre alopecia, micosi, verruche, pitiriasi versicolor sono state rilevate in percentuali minori. Il carcinoma cutaneo rappresenta il 3% dei casi, un dato allarmante che conferma l’importanza della diagnosi precoce dei tumori della pelle, permettendo di intervenire tempestivamente.
“L’8% dei pazienti che si sono sottoposti alla teledermatologia, è stato avviato a percorsi diagnostici o terapeutici in ambito ospedaliero. Il 38% dei pazienti”, aggiunge, “è stato seguito attraverso follow-up direttamente in farmacia, confermando il ruolo centrale delle farmacie territoriali come primo punto di contatto per la salute del cittadino”.