Portare benessere alle persone con la prevenzione e la cura della salute attraverso un cambio di paradigma che pone l’attenzione sul soggetto sano: è questa la mission di Health Italia, una delle più grandi realtà indipendenti del mercato italiano dell’assistenza e della sanità integrativa, che dal 2016 propone una completa offerta di Telemedicina, rispondendo quindi in maniera puntuale alle nuove esigenze di un mercato che post-pandemia ha sdoganato un nuovo modello di prestazione delle cure e dell’assistenza.
Abbiamo parlato con Livia Foglia, Consigliere di Amministrazione e Investor Relator della società, che ci ha spiegato la loro offerta e come sta evolvendo il mercato della salute.
Per promuovere un nuovo concetto di salute e prevenzione in un’ottica di piani di sanità integrativa nasce nel 2001 Health Italia, una società poliedrica e dalle diverse anime. Qual è la vostra attività primaria?
“La nostra attività core, quella più tradizionale e con cui siamo nati, si focalizza su un’offerta di piani sanitari proposti da fondi sanitari, casse assistenza e in particolare società di mutuo soccorso. Rispetto ai piani proposti in ambito assicurativo l’offerta degli enti di sanità complementare è economicamente più vantaggiosa perché prevede agevolazioni fiscali importanti che si traducono in un risparmio considerevole sia per gli individui che li sottoscrivono singolarmente sia per le aziende che li acquistano per i propri dipendenti. Va poi sottolineato che questo sistema è di tipo associativo e non prevede quello che viene chiamato ‘recesso in caso di sinistro’ né limiti di età: quindi una volta entrato in questo mondo puoi rimanere per tutta la vita, come all’interno di una sorta di grande famiglia basata su un forte rapporto mutualistico. La nostra proposta in questo ambito prevede anche una centrale operativa e un call center, servizi di supporto, servizi di claim management, servizi di rimborso degli assistiti. Health Italia gestisce anche un network di strutture sanitarie di più di 8.000 unità in tutta Italia dove possono recarsi gli assistiti per usufruire delle prestazioni. Ci connotiamo quindi anche come un Full Service Provider”.
Dal 2016 offrite anche servizi di Telemedicina. Come nasce questa avventura?
“Sì, intorno al 2016 abbiamo iniziato ad integrare la nostra offerta allargandoci all’ambito dei servizi sanitari con uno strumento innovativo come quello della Telemedicina. Health Italia, tramite la controllata Health Point, offre servizi sanitari e propone un centro sanitario che eroga servizi di Telemedicina per gli assistiti degli enti sopra specificati e per la popolazione in generale.
Infine, proponiamo anche prodotti nutraceutici (integratori naturali) in linea con il nostro approccio incentrato sulla prevenzione”.
Parliamo proprio del vostro approccio al concetto di salute: oggi si parla di sanità e benessere inteso in ottica preventiva, con un paziente protagonista del suo percorso verso la salute. Può dirci qualcosa in più?
“La visione di Health Italia coglie le nuove esigenze di un mondo che sta cambiando e intende ribaltare il concetto di sanità come tradizionalmente inteso: non più un paradigma che prevede un soggetto malato che si cura ma un nuovo paradigma con al centro il soggetto sano e la prevenzione. La nostra azienda vuole focalizzarsi sulla salute e non sulla malattia, in linea con le evoluzioni più recenti del settore, che prevedono un concetto più ampio di benessere a 360°”.
Come declinate questo approccio?
“Health Italia, tramite Health Point, punta sull’agilità e sulla prossimità nella fruizione delle prestazioni sanitarie con una Telemedicina protagonista. Proponiamo, come abbiamo visto, integratori naturali per prendersi cura di sè stessi e prevenire l’insorgenza delle malattie se correttamente utilizzati. In ambito corporate offriamo dal 2016 piani di Welfare aziendali in modalità Flexible Benefit: non solo la classica copertura sanitaria ma un piano in linea con una visione più ampia che va sempre nell’ottica della prevenzione e del benessere psicofisico”.
Focalizziamoci sulla Telemedicina: si tratta di un modello di erogazione delle prestazioni sanitarie che già esisteva da tempo ma che è stato sdoganato soprattutto nell’ultimo anno per rispondere alle sfide che la pandemia di coronavirus ha imposto soprattutto al sistema sanitario. Perché la Telemedicina diventa sempre più strategica?
“Confermo che la Telemedicina sta prendendo sempre più piede ma non è ancora diffusa in maniera capillare. Si tratta di un ottimo strumento sia per il sistema sanitario che per il cittadino perché presenta una serie di indubbi vantaggi”.
Quali sono questi vantaggi?
“Il primo riguarda la compressione dei costi per il sistema sanitario perché non prevede spazi fisici da allocare per l’erogazione della prestazione medica e per il monitoraggio dei parametri del paziente, né spostamenti.
Un altro vantaggio riguarda la velocità di risposta: la telemedicina rende fruibile la prestazione sanitaria con più facilità e velocità e questo permette ai medici di seguire meglio i pazienti ma soprattutto consente al paziente di accedere alla visita in tempi rapidi, a differenza di quanto accade oggi, dove i tempi di attesa sono piuttosto lunghi.
La telemedicina consente poi di raggiungere un numero più vasto di assistiti, compresi quelli che hanno difficoltà, vuoi per la loro ubicazione o per le loro condizioni, a raggiungere il centro che eroga fisicamente le prestazioni”.
Per il paziente, invece, oltre alla possibilità di vedere accorciati i tempi di attesa, cosa cambia?
“Il paziente può usufruire delle prestazioni sanitarie comodamente senza muoversi dalla propria abitazione o dal proprio luogo di lavoro, quindi c’è una facilità di accesso estrema, che si va a coniugare con un notevole risparmio di tempo e col venire meno di tutta una serie di disagi organizzativi che comporta la visita in presenza. Il cittadino inoltre, tramite la telemedicina, può avere interazioni più frequenti con il personale sanitario (quotidiane o anche più volte al giorno, a seconda delle necessità). La Telemedicina infine comporta anche un contenimento dei costi lato paziente perché mediamente la televisita costa meno di una visita in presenza”.
In concreto Health Italia con che modalità propone servizi di Telemedicina?
“Chiariamo innanzitutto che la Telemedicina non è solo la televista ma rappresenta la possibilità di effettuare servizi e prestazioni sanitarie tramite tecniche informatiche che non richiedono la compresenza di paziente e medico. Numerose sono le applicazioni, tra cui la possibilità di installare una postazione fissa o temporanea (magari per delle campagne di screening specifiche) all’interno delle aziende istituendo un vero e proprio punto salute sul luogo di lavoro, anche integrato nei piani di Welfare aziendale: dotiamo le aziende dei device per il monitoraggio e la rilevazione dei parametri e del personale infermieristico a supporto. I dati rilevati sono consultabili direttamente tramite piattaforma dal centro erogatore, che è il nostro centro sanitario, dove i medici preposti valutano le rilevazioni effettuate e le refertano. Le aziende possono quindi offrire prestazioni sanitarie senza che il personale si sposti, con grandi benefici in termini di tempo risparmiato che si traduce in un abbattimento dei costi per l’azienda e una ottimizzazione delle performance di business.
Un altro canale in cui può essere attivata la Telemedicina sono le farmacie dove allestiamo dei punti salute con i device messi a disposizione per effettuare le rilevazioni; queste confluiscono in una sorta di cartella clinica presente in piattaforma che può essere condivisa con il centro erogatore dove il medico effettua le analisi dei dati ricevuti e elabora il referto.
C’è poi la possibilità di allestire questi centri salute in diversi contesti come case di cura o tutti quelli che necessitano di avere un punto salute easy, veloce e fruibile. E ovviamente garantiamo la possibilità di prenotare la televisita direttamente online.
Health Italia punta molto sulla prossimità territoriale e a questo proposito posso citare un accordo recentemente siglato con le tabaccherie, dove sarà possibile comprare televisite e altri servizi offerti dal nostro Gruppo”.
Certamente date molte opportunità e mettete a disposizione diverse modalità di modulare la vostra proposta. Ma perché rivolgersi proprio a Health Italia? Che valore aggiunto porta?
“Nel marzo 2021 Health Italia ha compiuto 20 anni quindi uno dei nostri plus è proprio l’esperienza di chi lavora nel settore da diversi anni: possiamo contare su una expertise ricca e completa nel settore di riferimento, che nel tempo abbiamo approcciato secondo diverse modalità e in diversi ambiti.
Il fatto di essere un’azienda così poliedrica ci permette poi di avere una visibilità molto ampia del settore: possiamo contare infatti sul punto di vista del Service Provider, di chi sottoscrive una copertura sanitaria, di chi effettua la prestazione sanitaria presso il nostro centro medico piuttosto che con la telemedicina. E tutti questi punti di osservazione si traducono in differenti fonti di know how offrendoci una visione molto più completa rispetto ai molti altri operatori presenti sul mercato e la possibilità di modulare la nostra offerta in un modo che risponda ai reali bisogni della popolazione anche da un punto di vista più ampio rispetto a chi opera in un solo ambito.
Altro punto forte, come abbiamo visto, è la completezza dell’offerta”.
Tornando a parlare di Telemedicina: nell’ultimo anno, con l’impossibilità per le persone di recarsi nei centri fisici per l’erogazione delle prestazioni sanitarie a causa del covid-19, avete notato un incremento nella richiesta di questo tipo di servizio?
“Nel 2020 la diffusione della Telemedicina è incrementata tantissimo ma si può e si deve fare ancora molto, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Si parla di Telemedicina da dieci anni ma è solo con il Covid che se ne è fatto un uso più massiccio per rispondere alla situazione di emergenza.
Durante il primo duro lockdown del 2020 si è assistito alla nascita di una serie di progetti anche improvvisati per rispondere alle necessità di uno scenario in piena emergenza, dove c’è stato un calo drastico delle prestazioni sanitarie in presenza. Ma solo verso la fine dello scorso anno si è fatto un deciso passo in avanti con l’approvazione del documento del Ministero della Salute contenente le indicazioni e i requisiti necessari per l’erogazione delle prestazioni di Telemedicina. Questo ha messo ordine in un sistema che aveva iniziato a crescere in maniera molto disarticolata.
Un dato importante è che oggi oltre il 70% dei medici ritiene la Telemedicina uno strumento fondamentale. La Telemedicina nell’ultimo anno ha cominciato a crescere, inizialmente con l’obiettivo di prestare cure a distanza ai pazienti Covid, ma con il tempo ci si è indirizzati verso l’erogazione di prestazioni per la cura e il monitoraggio di patologie diverse, soprattutto quelle afferenti a pazienti cronici e fragili o che comunque sono sottoposti a trattamenti di lungo periodo”.
Per il futuro che sviluppi prevedete?
“Per la Telemedicina Health Italia prevede una forte espansione. Allo stato attuale la crescita è stata esponenziale e la normativa ha messo ordine stabilendo requisiti precisi. La Telemedicina è vista oggi come uno strumento che deve integrarsi gradualmente con i classici percorsi terapeutici e assistenziali per potenziare la possibilità di assistere i pazienti. Oggi e in futuro alla centralità dell’ospedale e del centro medico nel processo di cura si deve aggiungere la possibilità di curarsi in casa come principale luogo di assistenza, limitando il ricorso alla presenza nei centri sanitari tradizionali solo ai casi specifici che lo richiedono necessariamente”.
Focalizziamoci ora sulla vostra divisione IT: H-Digital. Che valore porta all’azienda e in cosa consistono le soluzioni digitali che sviluppa? Come supportano il processo di trasformazione digitale in atto?
“Da sempre Health Italia ha avuto un comparto IT molto completo perché sviluppa in-house le proprie piattaforme per implementarle sulle proprie specifiche esigenze. Ci siamo poi resi conto della necessità di dover ampliare la nostra expertise IT e abbiamo quindi deciso di acquisire una società specializzata, che abbiamo progressivamente integrato e poi fuso in Health Italia. H-Digital ci supporta nel processo di digitalizzazione del gruppo anche sviluppando in-house la nostra piattaforma di Telemedicina. Lo sviluppo interno è un grande vantaggio perché possiamo creare soluzioni tailor made per le nostre reali necessità di business, che nascono dalla nostra significativa capacità di guardare al settore della salute a 360°”.
Per finire, cosa vi aspettate da quest’anno?
“Il 2020 è stato un anno difficile per tutti nel quale Health Italia ha registrato comunque una crescita in tutte le attività del gruppo. Inoltre, la base solida di clienti che ci hanno scelto nel tempo e che decidono di restare con noi, espressa dal tasso di Customer Retention Rate che si attesta intorno al 90%, ci rende confidenti nei confronti del futuro. Difficile fare previsioni per un anno incerto come questo: sicuramente puntiamo a fare un passo in più dello scorso anno in un panorama dove tante aziende sono in crisi e chiudono i battenti per sempre, affrontando con determinazione le sfide del mercaro della salute”.