Per avvicinarsi al gioco del poker è necessario apprendere non solo le regole base, ma anche la gamma di eccezioni legate alle diverse varianti e specialità. Ecco perché la parola d’ordine per il pokerista è “allenamento”. Che si punti a diventare un campione o che invece ci si ponga l’obiettivo di imparare per giocare con gli amici, sfidandoli magari nel mondo digitale, la prima cosa da fare è comprendere il valore delle mani. In questo articolo passeremo in rassegna proprio le combinazioni chiave che più facilmente portano alla vittoria.
La gerarchia delle mani di poker e le scale
Uno sguardo alla gerarchia delle mani nel poker ci consente subito di scoprire le combinazioni più vantaggiose. Le principali sono sei:
- carta alta: in questo caso la carta con il valore maggiore è l’asso, il 2 quella con valore più basso;
- coppia: in questo caso abbiamo due carte dello stesso valore;
- doppia coppia: si tratta di due coppie dello stesso valore;
- tris: è composto da tre carte di uguale valore;
- full: questa combinazione è composta da tre carte dello stesso valore più una coppia;
- poker: quattro carte di pari valore;
Il podio delle mani migliori è occupato dalle scale. Si tratta di una combinazione di cinque carte di qualsiasi seme in sequenza. Quando, invece, le carte hanno lo stesso seme, abbiamo una scala a colore.
Esiste poi la possibilità che ci sia lo stesso seme, ma non l’ordine numerico: in questo caso la combinazione ottenuta si chiama colore. La mano più alta in assoluto è la scala reale ed è composta da cinque carte, dal 10 all’asso, dello stesso seme.
La Scala Reale
Celebrata da film come “Casino Royale”, la Scala reale è una variante speciale della Scala a colore ed è composta da una successione di assi dello stesso seme, del tipo asso – re – regina – fante – dieci. Esprime il punto più alto e in termini probabilistici è la più rara: nelle versioni a 5 carte se ne può ottenere è 1 su 649.740, mentre la probabilità sale a 1 su 30.940 quando si gioca a 7 carte. Dunque la Scala reale è sì la mano più forte, ma è anche quella più difficile: a livello tecnico è altamente improbabile che ce ne siano due nella stessa partita, è possibile solo nel poker a 5 carte, come il Draw o lo Stud: quando si verifica questa condizione il piatto viene diviso tra i due fortunati giocatori.
Comprendere la forza delle mani
I fattori che incidono sulla forza di una mano sono almeno due:
1) Numero di giocatori: quando molti partecipanti scelgono di giocare una mano, è possibile che abbiano una combinazione forte, diversamente, se la mano coinvolge solo due partecipanti, è meno probabile che essi abbiano una mano forte. Per fare un esempio: una coppia di Assi è forte quando si gioca contro un avversario, ma se i giocatori sono quattro il suo valore viene depotenziato.
2) Stile di gioco degli avversari: osservare il gioco degli altri partecipanti, notando anche il linguaggio del corpo, è molto importante per ipotizzare la forza della combinazione di cui dispongono. In generale un avversario tight, che gioca poche mani, può contare tendenzialmente su una combinazione forte, mentre il soggetto loose, che invece gioca molte mani, avrà una combinazione tendenzialmente più debole.
Le strategie
A prescindere dal punteggio, a incidere sulla forza di una mano è la strategia. Ecco qualche regola da tenere in considerazione:
- Scegliere con quale mano entrare in gioco: per restare in pista è importante avere un numero sufficiente di chip, ecco perché è consigliabile evitare di buttarsi in giocate eccessivamente complesse. E’ sempre preferibile lavorare sulle carte migliori e far sì che il rapporto tra mani giocate e mani vinte sia alto.
- Controllare il rapporto tra stock e bui: durante un torneo non bisogna mai trovarsi corti, ecco perché per gestire al meglio la partita è importante mantenere il rapporto minimo consigliato tra chip e grande buio, che è di 10 a 1. Al di sotto di questo standard il rischio è che pur avendo una mano forte, non si riesca a sviluppare alcun gioco.
- Mai improvvisare una giocata: è fondamentale per avere sempre ben chiaro lo svolgimento di una mano ed evitare di perdere un piatto. E’ per questo che prima di entrare in una mano potenzialmente negativa, bisogna fare attente valutazioni ed eventualmente andare avanti in modo deciso.
Valorizzare al massimo una partita a poker significa non solo conoscere alla perfezione il valore delle mani, ma anche comprendere la forza che acquisiscono nei vari contesti di gioco: valutare il numero di avversari, il loro stile di gioco e calibrare la propria strategia sono gli step a cui i pokeristi, esperti, ma non solo, dedicano gran parte della propria attività di allenamento.