Nel 2025 la salute si conferma uno dei motori chiave della trasformazione cashless del Paese: il 12% della spesa nazionale tramite pagamenti digitali riguarda, infatti, servizi e prestazioni sanitarie. I pagamenti con carta crescono del 10%, mentre lo scontrino medio registra un calo del 2,6% su base nazionale, un segnale che evidenzia come il cashless venga utilizzato sempre più spesso anche per importi via via più ridotti, entrando stabilmente nelle abitudini quotidiane degli italiani. Nel dettaglio dei principali ambiti sanitari, le transazioni mostrano una dinamica differenziata: +4,2% per i medici, +5,9% per le cliniche, +7,4% per i dentisti e una crescita straordinaria per le farmacie, che segnano +121,8%.
Un nuovo studio rivela che i pagamenti digitali nella salute crescono
Sono i risultati dell’Osservatorio Salute Cashless di SumUp, fintech globale specializzata nei pagamenti digitali, che analizza l’evoluzione dei pagamenti digitali in Italia. L’Osservatorio mette in luce come la digitalizzazione dei pagamenti stia diventando un driver strutturale di efficienza e trasparenza a beneficio di un settore per il quale è prioritario favorire una gestione più fluida delle prestazioni e una esperienza di
pagamento sicura ed efficiente per pazienti e operatori. In questo contesto, il comparto salute emerge come uno degli ambiti più reattivi alla modernizzazione dei processi di incasso, confermando un trend ormai consolidato nel tessuto economico nazionale.
“Negli ultimi anni i pagamenti digitali stanno diventando una pratica consolidata anche nei prodotti e nei servizi legati alla salute”, spiega Umberto Zola, Responsabile Online Sales per l’Europa di SumUp. “Oggi ne registriamo dinamiche di crescita in tutte le principali città italiane: la salute nel 2025 rappresenta una quota rilevante del transato cashless nazionale, il 12% del totale. Questo andamento conferma come l’abitudine a pagare con carta farmaci e prestazioni sanitarie si stia diffondendo in modo capillare su tutto il territorio italiano e come medici, farmacie e operatori sanitari stiano accelerando il proprio percorso di digitalizzazione”.
Il dentista in Molise, le cliniche in Sardegna: le regioni con la salute più cashless
In termini di spesa complessiva più alta in ambito sanitario, a livello regionale il podio vede al primo posto le Marche (16,6%), seguite da Umbria (15,7%) e Toscana (14,7%). Analizzando i singoli settori, la crescita più significativa a livello odontoiatrico spetta al Molise (+57%), davanti a Trentino Alto Adige (+55,8%) e Basilicata (+39,2%). Tra i medici, guidano le Marche (+17,4%), seguite da Sardegna (+15,3%) e Piemonte (+8%), mentre nelle cliniche a trainare i pagamenti digitali è la Sardegna (+21%), secondo posto per le Marche (+18,4%), terza la Calabria (+13,6%). Infine, le farmacie registrano la crescita più rilevante, con Toscana (+214,1%), Lombardia (+200,8%) ed Emilia Romagna (+186%) in vetta.
Medici e farmacie, le province dove crescono di più i pagamenti con carta
A livello provinciale, alcune aree del Paese guidano la crescita dei pagamenti digitali in ambito salute. La Top Ten delle province con l’aumento maggiore delle transazioni vede in testa Genova (+50,5%), seguita da Venezia (+39,6%), Ancona (+37,5%), Torino (+26,5%), Siracusa (+19,3%), Reggio Calabria (+15,8%), Sassari (+15,2%), Cagliari (+14,4%), Terni (+13,4%) e Palermo (+12,5%). Parallelamente, alcune province mostrano un forte calo dello scontrino medio, un indicatore che evidenzia come i pagamenti con carta siano sempre più utilizzati anche per importi ridotti: in testa Genova (-24%), seguita da Venezia (-13,5%), Torino (-10%), Ferrara (-6%) e Reggio Emilia (-5,9%).
