Il 2025 ha rappresento un traguardo importante per MioDottore: dieci anni di attività in Italia. Un decennio che ha trasformato una startup appena arrivata sul mercato in uno degli ecosistemi di salute più completi e utilizzati a livello nazionale. Ripercorrere queste tappe significa raccontare non solo l’evoluzione di una piattaforma, ma quella di un intero settore che ha cambiato rapidamente volto.
Dall’arrivo in Italia alla nascita di MioDottore
La storia comincia nel 2015, quando il gruppo internazionale Docplanner approda in Italia con l’ambizione di digitalizzare la relazione tra paziente e medico. Solo un anno più tardi, nel 2016, nasce ufficialmente MioDottore, un brand destinato a diventare sinonimo di prenotazione online di visite mediche e gestione digitale degli studi.
L’impatto è immediato: nel 2017 i professionisti sanitari prenotabili online superano quota 1.000, segnando il primo vero salto di qualità nella diffusione del servizio.
L’espansione nei Centri Medici e l’ingresso di nuove competenze
Nel 2018 l’azienda apre un nuovo segmento rivolto ai Centri Medici e alle grandi strutture sanitarie, ampliando la propria offerta oltre gli studi privati.
L’anno successivo, il 2019, segna un’altra tappa fondamentale: l’ingresso di Tuotempo, piattaforma specializzata nella gestione digitale dei pazienti per ospedali e grandi cliniche. Questa unione permette a MioDottore di potenziare la propria tecnologia CRM e di collaborare con strutture complesse come Humanitas, Santagostino e molte altre.
La spinta decisiva della telemedicina
Il 2020 è l’anno della pandemia, e con esso il momento in cui la sanità digitale diventa essenziale. In poche settimane, MioDottore sviluppa e diffonde la Consulenza Online, che permette ai pazienti di continuare a ricevere assistenza anche nei periodi di chiusura e restrizioni.
Questa funzionalità non solo cresce rapidamente, ma cambia anche le abitudini di milioni di persone, accelerando la transizione digitale del settore.

Nuove integrazioni e ampliamento dell’ecosistema
Nel 2021 si unisce al gruppo GIPO, software gestionale molto diffuso negli studi di dimensioni medio-piccole. È un passo strategico che permette a MioDottore di supportare un numero ancora maggiore di professionisti nella digitalizzazione dei flussi amministrativi e clinici.
Il 2022, invece, è l’anno di una serie di nuove funzionalità dell’agenda, tra cui le prescrizioni elettroniche, che semplificano ulteriormente la vita di medici e pazienti.
Nel 2023 entrano a far parte dell’ecosistema anche i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta, un segmento finora rimasto ai margini della digitalizzazione, ma oggi sempre più interessato a strumenti che migliorano la gestione quotidiana dello studio.
Un 2025 da record
Oggi MioDottore è una delle realtà più rilevanti nel panorama digitale italiano della salute. I numeri parlano da soli:
- oltre 10 milioni di pazienti ogni mese visitano il sito,
- circa 3 milioni di prenotazioni mensili,
- 300.000 professionisti sanitari attivi,
- più di 55.000 centri, cliniche e strutture parte dell’ecosistema.
“Nel corso dell’ultimo anno MioDottore ha raggiunto un nuovo traguardo importante: 11 milioni di visite mensili, il triplo di quello di Airbnb Italia. – ha spiegato Luca Puccioni, fondatore e CEO di MioDottore. – “Questo significa che un italiano su sei, ogni mese, visita MioDottore. Si tratta di un risultato che conferma che la direzione intrapresa — innovazione, servizi utili per medici e pazienti, e qualità dell’esperienza — è quella giusta”.
Una missione che evolve
Con il decennale, l’azienda ha anche aggiornato la propria mission, ampliandone la portata. In passato la mission si concentrava principalmente sull’aiutare i pazienti a trovare e prenotare il medico giusto. Oggi l’obiettivo è molto più ambizioso: migliorare la qualità della vita delle persone lungo tutto il loro percorso di salute, sostenendo medici, pazienti e strutture in ogni fase.
Tre i pilastri della nuova strategia:
- Mettere al centro medico e paziente, progettando soluzioni digitali costruite sulle loro reali esigenze, grazie a un ascolto continuo e a un miglioramento costante.
- Ampliare l’offerta di servizi sanitari, includendo cliniche, ospedali, farmacie, aziende farmaceutiche e centri di prevenzione, per offrire ai pazienti un’esperienza sanitaria completa.
- Valorizzare i dati, sfruttando l’IA per organizzare le informazioni cliniche e renderle utili al lavoro dei medici e alla presa in carico del paziente. Dopo il lancio di Noa Notes e Noa Booking sono previste in futuro altre novità.
L’azienda sta inoltre lavorando per portare nel settore pubblico — ad esempio per aiutare la gestione delle liste d’attesa — ciò che ha già dimostrato di funzionare molto bene nel privato. In questa direzione l’azienda farà annunci nei prossimi mesi.
