Gianmarco Troìa, Amministratore Delegato di Qwince riflette sulle sfide imposte dalle patologie croniche in termini di prevenzione, diagnosi e cure continuative e sul ruolo della tecnologia nel rispondere alle crescenti esigenze di pazienti e operatori sanitari coinvolti nell’erogazione di servizi di cura e assistenza.
Si stima che in Italia oltre 14 milioni di persone convivano con una patologia cronica. Oltre a causare un alto tasso di mortalità e ad essere particolarmente invalidanti, le malattie croniche possono richiedere, in primo luogo ai pazienti, ma anche a caregiver e operatori sanitari, un grande sforzo su molteplici ambiti: dalla necessità di dover monitorare continuativamente i parametri sanitari, fino alla gestione dei farmaci, dall’accessibilità alle informazioni di salute, alla comunicazione con gli operatori sanitari, alla consapevolezza sugli effetti della malattia. Una serie di fattori che comporta un enorme dispendio di energie, ma anche di tempo e di denaro e che, spesso, diventa invalidante al pari della malattia stessa.
In tal senso, il diffondersi dell’uso della telemedicina e di altri strumenti digitali da un lato e l’adozione di tecnologie avanzate in ambito sanitario dall’altro, hanno fatto da catalizzatori al raggiungimento di un importante livello d’innovazione nella pratica clinica moderna. L’utilizzo della tecnologia nel campo della salute ha infatti aperto la strada ad un ampio ventaglio di vantaggi, sia per i pazienti sia per i loro caregiver, senza tralasciare aspetti fondamentali in termini di protezione dei dati personali e medici dei pazienti, facendo leva sull’adozione di strumenti di sicurezza avanzati e la formazione del personale sanitario su questioni di privacy e sicurezza.
Ma quali sono i vantaggi concreti per i pazienti cronici e caregiver legati all’utilizzo della tecnologia nel campo della salute?
Più nel dettaglio, grazie alla tecnologia i pazienti hanno la possibilità di accedere ad informazioni in costante aggiornamento sul loro stato di salute, in qualsiasi luogo e momento, sfruttando l’utilizzo di applicazioni, servizi online o dispositivi indossabili, senza doversi necessariamente recare fisicamente in ospedale, ambulatorio, studio medico o luoghi equivalenti. Allo stesso modo, i pazienti possono godere di strumenti digitali che consentono loro di monitorare in modo continuativo parametri biometrici come la pressione sanguigna, la glicemia, il battito cardiaco e molto altro semplicemente sfruttando l’ausilio di sensori, monitor o elettrocardiografi portatili.
Questi dati possono essere fondamentali per consentire l’identificazione di segnali deboli di deterioramento o acutizzazione della patologia cronica.
Poter gestire i farmaci in modo più efficiente, tenere traccia delle prescrizioni, degli orari di assunzione dei medicinali o i comportamenti (alimentari, correlati alla mobilità, ecc.) e ricevere avvisi riguardanti gli appuntamenti in agenda sono altri tra i numerosi vantaggi in termini di gestione e organizzazione che, talvolta, possono diventare fattori di stress aggiuntivo per i pazienti e i caregiver, ma che l’utilizzo di applicazioni e servizi online può contribuire ad alleviare.
Oltre a supportare i pazienti nella gestione di tutto ciò che è correlato alla malattia e alle cure ad essa collegate, la tecnologia consente ai caregiver di usufruire di una serie di vantaggi in grado di agevolare il loro supporto alla persona, a cominciare dalla continuità assistenziale, anche da remoto: ove necessario, la tecnologia, infatti, può consentire ai caregiver e ai professionisti sanitari di fornire assistenza ai pazienti anche a distanza, attraverso applicazioni e servizi online che monitorano i
progressi e forniscono suggerimenti e supporto. Oltre alla possibilità di abilitare la condivisione di tutte (o parte) delle informazioni sanitarie personali con il circolo di cura e assistenza (medici, specialisti, infermieri, farmacisti, caregiver) in modo sicuro, rapido e semplice. Un notevole miglioramento in termini di comunicazione da paziente a caregiver, nonché da paziente ad operatore sanitario / personale medico e viceversa. Tutti i soggetti coinvolti possono comunicare con maggiore facilità ed efficienza attraverso strumenti digitali come e-mail, messaggistica istantanea o videoconferenza, che consentono di ricevere risposte alle loro domande in modo più tempestivo e preciso.
Un insieme di elementi in grado di supportare la gestione della malattia, ma che non intende sostituirsi alla relazione medico-paziente tradizionale basata sulla presenza fisica del medico e sul contatto diretto con il paziente, piuttosto ne rappresenta un completamento che può assicurare una gestione notevolmente migliore della condizione del paziente e una maggiore protezione del paziente. Il tutto inserito, ancora una volta, in un contesto di conformità con le norme sulla privacy e la sicurezza dei dati personali, al fine di proteggere la riservatezza del paziente e garantire la protezione delle informazioni mediche sensibili.
In Italia, in particolare, l’utilizzo e la diffusione di applicazioni per la salute e per la sua gestione stanno diventando sempre più popolari, fenomeno che ha subito una forte accelerata specialmente negli ultimi anni, spinta dai diversi progetti lanciati dal Ministero della Salute volti a promuovere l’uso di tecnologie digitali nella sanità, nonostante il permanere di alcuni ostacoli e preoccupazioni riguardo alla qualità e alla sicurezza da esse fornite.
In risposta a questa tendenza, Qwince – azienda italiana specializzata in tecnologie e servizi per la sanità digitale – ha pensato ad uno strumento a supporto dei processi di diagnosi, prevenzione, cura continua e aderenza alla terapia. Una piattaforma digitale, PuntoFarma, con cui l’azienda si propone di favorire l’adozione di un approccio proattivo orientato alla Sanità d’Iniziativa per soddisfare le esigenze di pazienti e operatori sanitari coinvolti nell’intero processo di cura e assistenza, facendosi portavoce di un caso di tecnologia al servizio della sanità (e dei soggetti coinvolti) per migliorare l’esperienza del paziente.
PuntoFarma è stata concepita per essere uno strumento a supporto dei processi di diagnosi, prevenzione, cura continua e valutazione del livello di aderenza alla terapia. La soluzione consente alle strutture sanitarie, pubbliche e private, di collaborare per gestire il paziente in modo coordinato, proattivo ed efficiente. In questo modo semplifica e automatizza le attività a basso valore aggiunto svolte dagli operatori sanitari per liberare tempo da dedicare al paziente nella cura e assistenza, con un conseguente ritorno in termini di qualità di queste attività, migliore esperienza del paziente e riduzione dei costi.
Dalla gestione della cronicità al miglioramento della qualità della vita, sono numerosi i vantaggi della tecnologia applicata al campo della salute: sfruttarne al massimo le funzionalità favorisce la creazione di una rete di protezione in cui medici, operatori sanitari e caregiver, nonché il paziente stesso, possono agire e collaborare in modo sinergico ed efficiente, attuare azioni tempestive e personalizzate, con l’obiettivo di accompagnare il paziente e la sua famiglia nell’intero percorso.