• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
Sanità DigitaleSanità Digitale
    Facebook X (Twitter) LinkedIn Instagram Vimeo RSS
    domenica, 15 Giugno
    Trending
    • Veeva R&D and Quality Summit 2025: la voce ai protagonisti
    • MioDottore Awards 2025: ecco i 43 medici più stimati d’Italia
    • Riabilitazione visiva post-ictus: via al progetto sperimentale SCRiCaViPS
    • ab medica porta dialogo e innovazione al Convegno Nazionale AIIC
    • BIO International Convention: il biotech italiano vola a Boston
    • Prénatal e Elty, gli alleati preferiti dai neogenitori
    • Il Gruppo IEO Monzino accelera sulla ricerca con l’HPC di Lenovo
    • “Let’s keep in touch!”: ecco cosa è successo
    Facebook X (Twitter) LinkedIn Instagram Vimeo RSS
    Sanità DigitaleSanità Digitale
    • Home
    • Cura
    • Tendenze
    • Riabilitazione
    • No Limits
    • Incontri
    Sanità DigitaleSanità Digitale
    Sei qui:Home»Cura»Il machine learning in terapia intensiva per una tecnologia più umana
    Updated:13 Marzo 2019

    Il machine learning in terapia intensiva per una tecnologia più umana

    By Laura Del Rosario13 Marzo 20193 Mins Read
    Facebook LinkedIn Twitter WhatsApp Telegram Reddit Email

    La tecnologia per supportare le decisioni strategiche dei medici in uno dei reparti più difficili ma anche per rendere più umana la dimensione del paziente

    Alla base della moderna economia ci sono i dati, una sorta di nuovo oro del nostro millennio che possono guidare le decisioni strategiche delle aziende. Il discorso si applica anche alle strutture sanitarie, e all’interno di queste anche ad un reparto particolare e tosto come quello della terapia intensiva, dove si svolge il momento più critico nella vita del malato. Si tratta di un percorso molto comune tanto che recenti ricerche parlano di un cittadino su 3 che negli Stati Uniti sarà ricoverato, nel corso della sua vita, in una struttura di terapia intensiva.

    Questo tema è stato al centro dell’intervento “Il machine learning in terapia intensiva” durante il Wired Health – Innovazione per la Vita, l’evento che Wired ha dedicato al mondo della salute e della tecnologia nell’ambito della Milano Design Week. Sul palco Maurizio Cecconi, Responsabile Anestesia e Terapie Intensive Humanitas e docente Humanitas University.

    La terapia intensiva è spesso vista come uno dei luoghi più bui e tetri all’interno degli ospedali, ma oggi le cose stanno cambiando anche grazie all’applicazione della tecnologia, che automatizzando determinati processi e sostenendo in tempo reale le attività dei medici e degli assistenti, regala un tempo più sereno da condividere con il paziente, aprendo spazio a nuove forme di umanità ed empatia.

    La sfida principale per chi opera in questo tipo di dipartimenti è quella di prendere decisioni in tempi rapidissimi per salvaguardare la vita del paziente, monitorato in maniera attenta e puntuale con appositi meccanismi. Ma ecco che al suo servizio irrompono tecnologie dirompenti come intelligenza artificiale e machine learning, protagonisti importanti nel più ampio mondo della data science.

    Il machine learning diventa fondamentale per interpretare la grande mole di dati a disposizione dei medici, per intervenire, in ottica predittiva e reattiva, a favore delle condizioni del paziente, ma un altro aspetto fondamentale è la necessità di comprendere come portare poi queste informazioni ad essere effettivamente fruibili per i medici, in maniera tale che possano supportare in maniera fattuale le loro decisioni: le condizioni del paziente che arriva in terapia intensiva sono di solito molto delicate. Spesso la persona soffre di crisi e sindromi acute di cui bisogna individuare il prima possibile le cause e poi intervenire con una cura il più tempestivamente possibile. Un percorso dove la tecnologia diventa sempre più fondamentale, ma anche il ruolo del medico resta di primo piano, in uno scenario dove tecnologia e intelligenza (e soprattutto empatia umana) convivono. Così ad esempio è possibile utilizzare la realtà aumentata per permettere al paziente di vedere i suoi familiari a casa.

    Una tecnologia, dunque, che supporta le decisioni più strategiche per la gestione della vita e della cura del paziente, ma che libera anche tempo per essere più umani.

    machine learning terapia intensiva
    Share. Facebook LinkedIn Twitter WhatsApp Telegram Reddit Email

    Correlati

    Veeva R&D and Quality Summit 2025: la voce ai protagonisti

    13 Giugno 2025

    BIO International Convention: il biotech italiano vola a Boston

    12 Giugno 2025

    IA e nuove tecnologie nella Sanità: tra innovazione e sfide di sicurezza

    10 Giugno 2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    Più Letti

    Veeva R&D and Quality Summit 2025: la voce ai protagonisti

    13 Giugno 2025

    MioDottore Awards 2025: ecco i 43 medici più stimati d’Italia

    13 Giugno 2025

    Riabilitazione visiva post-ictus: via al progetto sperimentale SCRiCaViPS

    13 Giugno 2025

    ab medica porta dialogo e innovazione al Convegno Nazionale AIIC

    12 Giugno 2025
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione online ed offline rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    NAVIGAZIONE
    • Cura
    • Tendenze
    • Riabilitazione
    • No Limits
    • Incontri
    Ultime

    Veeva R&D and Quality Summit 2025: la voce ai protagonisti

    13 Giugno 2025

    MioDottore Awards 2025: ecco i 43 medici più stimati d’Italia

    13 Giugno 2025

    Riabilitazione visiva post-ictus: via al progetto sperimentale SCRiCaViPS

    13 Giugno 2025
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 BitMAT Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati Iscrizione al tribunale di Milano n° 295 del 28-11-2018 Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.