Nel corso degli ultimi anni, il numero di persone che trascorre molto tempo con i videogiochi è aumentato in modo rilevante. Secondo i dati più recenti, il 39% dei gamers italiani gioca per oltre due ore al giorno. E può diventare un problema perché, se non viene gestita nel modo corretto, questa attività può causare svariati contrattempi in termini di salute, sia fisica sia mentale.
Videogiochi: rischi e consigli utili
Uno degli aspetti più preoccupanti riguarda la qualità del sonno. Uno studio condotto dall’Associazione Italiana di Psicologia (AIP) ha evidenziato che il 25% dei giocatori presenta dei disturbi del sonno direttamente collegati all’uso dei videogiochi. Giocare fino a tarda sera, soprattutto se si utilizzano dispositivi con schermi retroilluminati, altera i ritmi circadiani e riduce la produzione di melatonina, compromettendo la qualità del sonno. Il consiglio è di evitare di dedicarsi al gaming prima di andare a dormire, e vale per chiunque, anche per chi ama giocare live al GameShow “Crazy Time” e in generale per tutti i giochi di gambling.
Per promuovere un uso sano dei videogiochi, inoltre, è fondamentale limitare la quantità di tempo trascorso davanti agli schermi. Stabilire delle regole chiare, soprattutto con se stessi, consente di mantenere il gioco all’interno di un contesto equilibrato. Alternare il gaming con altre attività come lo sport, l’arte o le interazioni sociali favorisce uno stile di vita più sano, variegato e soddisfacente. L’introduzione di una routine che contempli la già citata attività fisica, poi, aiuta a ridurre il rischio di sviluppare una dipendenza, e migliora il benessere complessivo del corpo e della mente.
Le pause regolari durante le sessioni di gioco rappresentano un altro elemento importante per la tutela della propria salute. Interrompere l’attività ogni 45 o 60 minuti permette di ridurre l’affaticamento visivo, alleviare la tensione muscolare e ricaricare le energie mentali. Queste pause sono essenziali anche per mantenere alta la soglia di attenzione, e per prevenire i comportamenti impulsivi.
Attenzione alla dipendenza da videogiochi
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto ufficialmente la dipendenza da videogiochi come una forma di disturbo comportamentale, inserendola nella classificazione internazionale delle malattie con il nome di Gaming Disorder. Quest’ultima si manifesta attraverso la perdita di controllo sulla quantità di tempo dedicata al gioco, che si accompagna con altri sintomi negativi: ad esempio trascurare le attività quotidiane, dal lavoro allo studio, passando anche per la vita sociale. Inoltre, certe modalità per loro natura incentivano queste problematiche.
Una delle più influenti è il sistema a ricompensa variabile. In pratica, questi videogiochi offrono premi e gratificazioni in modo imprevedibile, generando un forte coinvolgimento emotivo. Questo meccanismo stimola il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore associato al piacere e alla motivazione, rendendo il gioco sempre più coinvolgente. E quando si supera una certa soglia, dal semplice coinvolgimento si passa ad una vera e propria forma di compulsione. Alcuni soggetti si rivelano maggiormente esposti a tale problematica, come nel caso delle persone con bassi livelli di autostima. Il consiglio finale, dunque, è di monitorare qualsiasi possibile sintomo relativo alla dipendenza da videogiochi, per agire quanto prima e tempestivamente.